IPDM - Adolescenti e alimentazione come amare sé stessi attraverso il cibo

Spesso quando si parla di alimentazione non si tiene conto di alcune criticità che potrebbero presentarsi nel rapporto che un individuo instaura fra sé e il cibo. L’alimentazione è definita come “l’assunzione di alimenti che assicurano la nutrizione”. Una volta chiarito cos’è, sarebbe utile analizzare quali sono i fattori e le pressioni che potrebbero influenzare il legame che una persona instaura con il cibo, soprattutto durante un periodo delicato come l’adolescenza. In questo senso, molti sono i fattori in grado di determinare la condotta alimentare portata avanti da un adolescente, come: fattori sociali, culturali e familiari. Oltre a questi, ciò che potrebbe impattare in maniera massiccia sul legame che un adolescente instaura con il cibo è rappresentato dalla pressione che la società esercita sui ragazzi attraverso la televisione o i social. Tale pressione si differenzia tra ragazzi e ragazze: i maschi sono alla ricerca di un fisico “scolpito”, mentre le ragazze inseguono l’ideale di magrezza al fine di essere accettate socialmente ed essere considerate più attraenti dai propri pari. Ad oggi, molti sono gli adolescenti che si ritrovano a dover cercare di soddisfare un’ideale di bellezza incentrato sul peso e sulla forma fisica presentata e ciò spesso porta all’insidiarsi di disagio che in alcuni casi conduce alla presenza di un vero e proprio disturbo. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono definiti “patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile”. Negli ultimi anni, anche a causa del COVID-19, si è registrato una maggiore incidenza di alcuni di questi disturbi, soprattutto nella popolazione femminile, come nel caso dell’anoressia e della bulimia nervosa. Poiché tali disturbi influenzano a tutto tondo il rapporto che i ragazzi hanno poi con l’alimentazione, vi sono 7 campanelli di allarme utili ai genitori di adolescenti che sperimentano tale forma di disagio. Questi sono: comportamenti anomali a tavola, fretta di alzarsi dopo i pasti, ossessione per il proprio aspetto, isolamento relazionale, sbalzi emotivi, eccessiva attività fisica e sintomi corporei. Qualora venissero osservati questi comportamenti è importante chiedere aiuto e supporto sia a livello personale che genitoriale. L’IPDM offre la possibilità di intraprendere percorsi di psicoterapia breve per gli adolescenti e consulenza psicologica per la coppia genitoriale o il singolo genitore con l’obiettivo di imparare ad amare sé stessi guardando all’alimentazione come mezzo di amore e non come uno strumento di restrizione o punizione e per il genitore di incrementare le risorse personali per prendersi cura del proprio figlio, non sentendosi solo in questo percorso.

Dott.ssa Flaminia Falesiedi

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Pubblicato il 27/03/2024 alle ore 15:43