Grandi e piccini, credenti e no, un po' tutti vivono il periodo natalizio in un’atmosfera di attesa, aspettando di ritrovarsi in famiglia per vivere le feste.
Lo scorso anno, il tempo del Natale è stato segnato profondamente dalle restrizioni del Covid.
La speranza che si trattasse di una parentesi destinata presto a chiudersi era molto presente, così come era alta la fiducia negli effetti che la campagna vaccinale avrebbe avuto.
Anche questo Natale, a fronte del diffondersi della variante Omicron è stato segnato da una forte ansia e preoccupazione relative alla possibilità di contagiarsi e contagiare i propri cari, se non dal senso di solitudine per essere costretti a passare le festività nella propria stanza, in quanto positivi o loro contatti. Durante l’attuale emergenza sanitaria, sono diversi i fattori che entrano in gioco minacciando il benessere e la salute mentale: il timore della malattia e della morte, le difficoltà economiche e lavorative, l’isolamento e la solitudine. Di fronte a sintomi che in passato avremmo considerato banali o di poco conto, oggi ci attiviamo molto facilmente: al primo colpo di tosse o accenno di mal di testa entriamo in allarme. Questo continuo stato di allerta impedisce nel lungo periodo il mantenimento dello stato di benessere mentale. Da ormai due anni ci troviamo in un clima di incertezza e precarietà, e mantenere un alto livello di allerta è difficile. Di fronte a situazioni confuse e preoccupanti viene naturale all’essere umano ricercare sicurezza e conforto nella propria rete di supporto, nei propri familiari ed amici più vicini.
Cosa può fare ognuno di noi per proteggere quello stato di benessere e di salute mentale in un contesto così delicato e a rischio?
Al fine di tutelare la propria parte più fragile ciascuno dovrebbe prestare particolare attenzione all’ascolto di sé e all’accoglienza di quella condizione di bisogno di sostegno; entrando in contatto con essa e con la consapevolezza di poter trarre giovamento da una relazione di aiuto con un professionista, ciò che successivamente si può fare è investire tempo e risorse per focalizzarsi sulla promozione della propria salute mentale e del proprio benessere.
L’Istituto per la Prevenzione del Disagio minorile (IPDM) rimane a disposizione a tale scopo nell’offrire servizi di consulenza psicologica breve per gli adulti e per le coppie genitoriali, ma anche percorsi di psicoterapia breve per i ragazzi (dai 15 ai 25 anni) e, da qualche anno, per i più piccoli che stanno vivendo – o hanno vissuto ma non elaborato – la fase di separazione genitoriale.
Dott.ssa Prisca Podio
PER INFORMAZIONI:
Sedi operative: Via Capitan Casella 43, Ostia
c/o il Centro Sociale Polivalente - Viale Gorgia di Leontini 171, Casal Palocco
Contatti: 06/90212566, lunedì e venerdì dalle 15:00 alle 18:00
Pubblicato il 21/01/2022 alle ore 14:04
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