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IPDM - La violenza sulle donne, cosa fare e a chi rivolgersi

Il 25 novembre è stata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

In un mondo dove si parla di parità, di emancipazione e in un mondo che dovrebbe andare avanti e progredire, leggiamo ancora dati allarmanti circa la percentuale di donne che subiscono violenza da un parente o da uno sconosciuto.

Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti”, la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. Il rapporto analizza sistematicamente i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello globale, inflitta sia da parte del proprio partner, sia da sconosciuti. L’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo.

Il nostro sistema sanitario mette a disposizione di tutte le donne, italiane e straniere, una rete di servizi sul territorio, ospedalieri e ambulatoriali, socio-sanitari e socio-assistenziali, anche attraverso strutture facenti capo al settore materno-infantile, come ad esempio il consultorio familiare, al fine di assicurare un modello integrato di intervento.

Uno dei luoghi in cui più frequentemente è possibile intercettare la vittima è il Pronto Soccorso.

È qui che le vittime di violenza, a volte inconsapevoli della loro condizione, si rivolgono per un primo intervento sanitario. Nello specifico, presso alcuni Pronto soccorso in Italia si sta sperimentando un percorso speciale per chi subisce violenza, contrassegnato da un codice rosa, o uno spazio protetto, detto stanza rosa, in grado di offrire assistenza dal punto di vista fisico e psicologico e informazioni sotto il profilo giuridico, nel fondamentale rispetto della riservatezza.

Il 24 novembre 2017 sono state approvate con DPCM le Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza.

Obiettivo delle linee guida è quello di fornire un intervento adeguato e integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza maschile produce sulla salute della donna. Il provvedimento prevede, dopo il triage infermieristico, che alla donna sia riconosciuta una codifica di urgenza relativa (codice giallo o equivalente) per garantire una visita medica tempestiva (tempo di attesa massimo 20 minuti) e ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari.

Se sei vittima di violenza o conosci una persona che lo è, non rimanere in silenzio.

Chiama il 1522 oppure rivolgiti a:

  • Consultori in Italia;
  • Centri antiviolenza, che puoi trovare sul sito del Dipartimento delle pari opportunità
  • Telefono rosa antiviolenza e per stalking 1522

INFO:
www.ipdm.it
06/90212566, dal Lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00
[email protected]

Pubblicato il 02/12/2022 alle ore 13:47

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