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Il cineforum del CSP, a marzo, ospita robot e macchine androidi.

Il cineforum del CSP, a marzo, ospita robot e macchine androidi.

Per ragionare insieme su questi personaggi artificiali che già fanno parte della nostra vita.

“Le emozioni non sembrano essere una simulazione molto utile per un robot... Non vorrei che il mio tostapane o l’aspirapolvere fossero così emotivi...”  Spooner (dal film Io, Robot)

 

Il robot, dalla parola cecoslovacca robota che significa lavoro pesante, a propria volta derivata dall'antico slavo ecclesiastico rabota, servitù, è una qualsiasi macchina (di forma più o meno antropomorfa), in grado di svolgere un lavoro al posto dell’uomo, anche se con gradi di autonomia differenti. Il grande scrittore Isaac Asimov agli inizi degli anni quaranta cominciò ad elaborare le tre leggi della robotica che, nella sua visione, avrebbero aperto la strada ad una possibile collaborazione tra robot ed esseri umani, eliminando i rischi di un potenziale futuro conflitto tra le due specie. Asimov era dell'idea che se una macchina era progettata bene, non poteva presentare alcun rischio, sempre che, ovviamente, non fosse utilizzata in modo improprio. Egli implementò queste leggi nei suoi robot rispettando la necessità di sicurezza (la Prima Legge), servizio (la Seconda Legge) e prudenza (la Terza Legge) di questi “utensili” sofisticati.

Legge n. 1 - Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.

Legge n. 2 - Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.

Legge n. 3 - Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

“Un robot è logico ma non è ragionevole” ripete l'investigatore Elijah Baley, protagonista dei primi due romanzi del ciclo dei robot di Asimov. Le macchine attualmente chiamate robot sono dei semplici meccanismi automatici, capaci di muoversi ma solo in base a precise istruzioni. Non hanno né volontà, né coscienza di sé o del mondo che li circonda, quindi gli eventuali incidenti che possono essere successi (come a Jackson nel Michigan, quando il 21 luglio 1984 un robot industriale schiacciò un operaio contro una sbarra di sicurezza) non sono concettualmente diversi dagli incidenti provocati dal crollo di un pavimento. Gli scenari fantascientifici di “rivolta” dei robot contro gli esseri umani non sono impossibili, ma dovranno aspettare che i robot diventino molto più sofisticati di come sono oggi.

 

Domenica 16 febbraio 2014: L'uomo bicentenario

Regia di Chris Columbus (USA, Germania 1999 – 131’)

In un non lontano futuro l’aristocratica famiglia Martin acquista un robot NDR 114. Questi, visto dai più come un “apparecchio domestico” verrà trattato come un domestico e acquisirà l’aspirazione ad essere qualcosa di più, spinto dall’amicizia e dall’amore che parte della sua famiglia umana gli ha mostrato. Il suo sogno? Essere riconosciuto come essere umano.   Tratto dai racconti di Isaac Asimov e Robert Silverberg la storia non solo propone interessanti riflessioni sul rapporto dell’uomo con le intelligenze artificiali ma, molto intelligentemente, presenta un “viaggio” alla scoperta dell’essere umano ed alla difficoltà dell’autodeterminazione del proprio futuro.

 

Domenica 2 marzo 2014: Io, Robot

Regia di Alex Proyas (USA 2004 – 115’)

Nell’anno 2035 un poliziotto tecno-fobico indaga su un omicidio apparentemente effettuato da un robot non soggetto alle tre leggi della robotica. La questione è di grosso rilievo poiché implicherebbe il rischio per l’umanità di venire assoggettata dalla “razza” dei robot. Ma non sempre le cose stanno come sembrano.  Molto criticato dai fan meno ferrati nelle tre leggi della robotica ed assai apprezzato dagli estimatori di Asimov stesso. Il celebre romanziere e divulgatore scientifico stesso aveva presentato una simile storpiatura delle tre leggi al fine di ottenere la legge zero: “Non permettere che all’umanità a causa della tua azione o della tua inazione venga nuociuto!” Numerose riflessioni sulla sicurezza per l’essere umano e per il rapporto di dipendenza – schiavitù tra essere umano e robot.

 

Domenica 9 marzo 2014: Metropolis

Regia di Fritz Lang (Germania 1927 – 90’)

In un lontano futuro c’è l’utopica città di Metropolis. Un inferno per molti, un paradiso per pochissimi. Il film è diventato un cult negli anni, è stato spesso rimaneggiato e ne esistono circa otto versioni; capolavoro espressionista è il primo film della storia ad essere stato tutelato dall’UNESCO (1992). Concepito come un’imponente opera musicale il film presenta una città futuristica ispirata alla New York dell’epoca con l’aggiunta dello spirito visionario umano, dei modellini e delle imponenti scenografie. Le macchine qui rappresentano il malessere di una società basata sulla produzione di effimero benessere per i pochi al comando. Quella di Metropolis è una società destinata al collasso e che non può reggere all’eterno logorio dello schiavo. Interessante distopia alle soglie della grande crisi del ’29 che mostra paure presenti (dell’epoca) e future come il robot dalle fattezze umane.

 

Domenica 16 marzo 2014: Tron – Legacy

Regia di Joseph Kosinski (USA 2010 – 127’)

Sam, figlio dello scomparso magnate e creativo dei videogiochi Kevin Flynn, si ritrova a vivere un’incredibile esperienza alla scoperta di un mondo virtuale pericoloso che aspira a varcare la soglia della realtà. La scoperta delle sorti del padre e del grande segreto da egli custodito potrebbero far mutare radicalmente quello che noi chiamiamo realtà! Seguito del Tron datato 1982, questo secondo capitolo presenta l’evoluzione di un mondo ed il confronto tra la rigidità della programmazione ed il dinamismo tipico della vita umana. Quello che noi chiamiamo realtà deriva dalla percezione che abbiamo di ciò che ci circonda. In base a cosa definire invece l’essere senziente se questi non è organico?

Le proiezioni, seguite da una conversazione tra gli spettatori, si svolgono come sempre nei padiglioni del Centro Sociale di Casalpalocco, in viale Gorgia di Leontini, 171.

Pubblicato il 11/02/2014 alle ore 10:56

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